VI@GGI
India, mamme in affitto
alla clinica del desiderio

 

Foto e testi di Bruno Zanzottera, tratte dal web magazine www.travelglobe.it a cura di Federico Klausner.
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Foto 1. Una ‘mamma in affitto’ all’ultimo mese di gravidanza si pettina in un corridoio dell’Akanksha Infertility Clinic di Anand. La clinica fu creata nel 2006 quando la dottoressa Nayna Patel assisté una giovane donna sterile, la cui madre si offrì di portare a termine la gravidanza al posto della figlia. La ginecologa pensò che poteva essere una buona idea mettere insieme il desiderio di molte coppie sterili di avere un figlio, con il bisogno di soldi di altrettante donne indiane provenienti da famiglie povere.

 

Foto 2. La dott.sa Nayna Patel impegnata in un’operazione di inserimento di embrioni nell’utero di una ‘mamma in affitto’. Solo 15 Paesi nel mondo autorizzano l’impianto di embrioni in una donna portatrice terza, ma la maggior parte non ammettono che ciò avvenga dietro remunerazione. L’India lo permette, e per questo motivo oggi ad Anand arrivano coppie da tutto il mondo per cercare il figlio che non possono concepire naturalmente. In Italia la pratica dell’utero in affitto è illegale e la questione etica è ancora controversa

 

Foto 3. Aspita, e Dariya sono due donne di religione induista che per la seconda volta mettono a disposizione il proprio utero per portare a termine una gravidanza per una futura ‘mamma’ sterile. Durante il periodo di gravidanza si sottopongono ad una cerimonia di augurio per i bimbi che portano in grembo.

 

Foto 4. Giovani ‘Mamme in affitto’ lavano i contenitori del pranzo nel cortile della residenza dell’Akanksha Infertility Clinic, dove vivono durante la gravidanza. Le giovani un tempo passavano il periodo di gravidanza con le proprie famiglie nel loro villaggio ma succedeva che, dichiara la dott.sa Patel ‘le ragazze si trovavano a fare anche lavori fisicamente pesanti con dei rischi per il nascituro’. Ha quindi creato una casa dove passano tutta la gravidanza, ricevendo le visite dei parenti solo la domenica.

 

Foto 5. Distribuzione della cena alle ‘mamme in affitto’ nella residenza dell’Akanksha Infertility Clinic, dove vivono durante la gravidanza. Le ragazze scelte dalla dott.sa Patel per offrire il proprio utero hanno un’età compresa tra i 20 e i 35 anni, devono essere sposate ed avere già avuto almeno un figlio proprio. Possono sottoporsi a questa pratica non più di 3 volte e ricevono un compenso che si aggira intorno ai 4.000 dollari. ‘Questa cifra’ dichiarano molte madri ‘ servirà per permettere di studiare ai nostri figli’.

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