
Per due volte il Bastian ha documentato uno scandalo poco conosciuto: quello delle maxi pensioni di molti sindacalisti. Non era giunta alcuna risposta dalle Confederazioni, ma ieri il segretario della Fiom, Maurizio Landini, ha detto: “Non è accettabile che ci sia qualcuno che dice di fare il sindacalista e prende trecentomila euro all’anno”. Landini ha le carte in regola: la sua busta paga di 2250 euro netti al mese è online sul sito della Fiom da due anni. Chapeau a Landini dunque, ma è bene aggiungere quello che dice Tiziano Treu, ministro del Lavoro con Prodi: “C’è una forma di abuso (diffusa soprattutto nel pubblico impiego) legato alla possibilità di aumentare a dismisura gli stipendi nell’ultimo periodo, così aumenta la base di calcolo: abuso grave, perché riguarda la moralità del sindacato.” E Treu aggiunge: se siamo arrivati a oltre duemila miliardi di debito pubblico è stato perché c’è stata una fase nella quale si pensava che con le pensioni si potesse fare qualsiasi cosa. Tanto pagava Babbo Natale”. Il Bastian si augura di poter conoscere cosa ne pensa la segretaria della Cgil, Camusso, e i suoi colleghi alla guida di Cisl e Uil.
L’inchiesta sui vigili assenteisti di Roma nella notte di Capodanno è avanzata, e altri sessanta agenti sono indagati per truffa. Con elementi di inchiesta straordinari: i dottori autori di più di 600 referti “ambigui” sono stati interrogati dai carabinieri, e sessanta di questi medici hanno ammesso di aver compilato i documenti senza aver visitato i “pazienti”, effettuando in alcuni casi la diagnosi per telefono. E ora questi medici possono essere radiati dall’albo. Per altri 38 medici sono in corso indagini che hanno già portato a chiarire che 19 dottori avrebbero utilizzato le credenziali telematiche di alcuni colleghi che erano in ferie. I pizzardoni che avrebbero sfruttato i documenti “taroccati” invece sono accusati di truffa. Questi signori, pur avendo trascorso il Capodanno con amici e parenti, hanno percepito un regolare stipendio. Ancora: per 17 agenti accusati di interruzione di pubblico servizio e rifiuto di obbedire a una richiesta dell’autorità competente, i magistrati hanno presentato un decreto penale di condanna in cui chiedono che la pena prevista (16 giorni di carcere) venga sostituita dal pagamento di 4mila euro di multa. Il Bastian applaude.