Bruxelles vuole aggirare
i controlli sugli Ogm

Libero scambio o libera presa per i fondelli? A chiedere di aggirare i controlli sanitari e di sicurezza sulle importazioni di prodotti Ogm in Europa è la stessa Commissione Junker. La Direzione generale della Salute e sicurezza alimentare (Dg Sante) ha infatti chiesto agli esperti dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) di trovare il modo per derogare ai limiti di legge attuali. Permettendo senza troppe moine l’ingresso di quegli alimenti e mangimi contaminati con organismi geneticamente modificati.

 

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A rivelarlo è il braccio europeo del gruppo ambientalista Friends of the Earth, che è riuscita a mettere mano a una lettera scioccante inviata da Bernard Url – direttore esecutivo di Efsa – a Ladislav Miko, a capo della Direzione generale Salute e Consumatori della Commissione Ue. L’oggetto della missiva – risposta di Url a Miko, riportata sul sito dell’Ong internazionale – è fin troppo chiara: “Mandato [di trovare, ndr] una possibile deroga ai requisiti esistenti da applicare ad alimenti e mangimi che presentano bassi livelli di Ogm”.

 

L’Europa dei negoziati segreti sul Ttip – il trattato di libero commercio con gli Stati Uniti – prova quindi a eludere le sue stesse leggi per introdurre alimenti Ogm non autorizzati. Perché? Il sospetto degli ambientalisti è che di mezzo ci siano ancora proprio i negoziati con gli Usa. E che Bruxelles si sia piegata alle pressioni delle lobby. La Commissione Ue nega, assicurando che le leggi sulla sicurezza alimentare non saranno influenzate dal Ttip. Tuttavia quella strana lettera sembra raccontare un’altra storia. A chi credere dunque?

 

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Per ora le importazioni di prodotti transgenici non autorizzati – anche a bassa concentrazione di Gm – sono vietate. Per essere commercializzate nel nostro continente gli alimenti e i mangimi non possono contenere tracce di Ogm superiore allo 0,9%. E soprattutto devono rientrare in una lista di prodotti già autorizzati. Se però l’Efsa fornirà il grimaldello scientifico-giuridico a Junker, allora gli alimenti transgenici potranno circolare liberamente anche senza l’indicazione in etichetta. Col risultato che sarà impossibile per chiunque conoscerne il vero contenuto.

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