
È tempo di “un uomo solo al comando”? Bè, alla Rai è una donna: il presidente Monica Maggioni dal consiglio di amministrazione ha ricevuto, all’unanimità, le deleghe per la nomina dei dirigenti non editoriali e per i contratti da 2,5 a 10 milioni di euro. Il tutto con il pieno appoggio del governo Renzi. Il Bastian contrario è proprio contrario: come si fa ad attribuire a “una persona sola al comando” (donna o uomo che sia) tutte le deleghe su nomine e contratti? Vabbè, non è più la Rai in stile Dc, ma forse un po’ di moderazione non guasterebbe, per non ripetere quello che aveva fatto il governo Monti con il conferimento delle deleghe ad Anna Maria Tarantola.
Notizia del giorno: il sindaco Marino è rientrato dalle ferie, e si trova subito una piccola grana, l’assessore ai Trasporti Stefano Esposito che ha intonato in radio il coro “Roma merda”, in quanto ultrà juventino (“facevo le trasferte, davo anche botte”). Massimo D’Alema, sempre più in cerca di visibilità (due intervistone anti Renzi ieri e l’altro ieri), gli ha intimato “si scusi!”. Il Bastian è d’accordo sulla necessità delle scuse da parte di Esposito, ma è in attesa di una lunga serie di scuse che D’Alema non pronuncia mai (per esempio quando, nel 1993, al tempo dell’inchiesta su “mani pulite” a Milano, definì il pool di magistrati come “il soviet di Milano”).
Le prime fasi del piano del governo per l’assunzione di docenti precari copriranno 38mila posti (29mila posti già assegnai in agosto). Ad altri novemila insegnanti la proposta di assunzione deve essere accettata o rifiutata entro l’11 settembre (e in caso di rinuncia non potranno avere altri incarichi e saranno cancellati dalle graduatorie cui in cui finora sono iscritti). C’è una novità: l’anno scorso si sono dovuti spostare dal Sud al Nord circa 7700 supplenti. Oggi la novità è che il trasferimento avviene per firmare un contratto a tempo indeterminato nella scuola pubblica. Un neo assunto su due ha più di 40 anni, l’87% è donna. Il Bastian è curioso di verificare quanti saranno disposti a cogliere questa occasione, ma le prime notizie non sono buone: i prof hanno 10 giorni per decidere, ma molti hanno già fatto sapere che non intendono spostarsi e preferiscono rimanere a fare i supplenti.
L’editoriale del Corriere della Sera segnala un segnale preoccupante: le iscrizioni alle università stanno calando, soprattutto nelle facoltà di scienza, tecnologia e matematica. Entro il 2013, dice l’Ocse, Cina e India produrranno più del 60% di laureati in materie scientifiche su scala mondiale. Il Bastian teme che l’Italia continuerà ad avere il record di laureati in scienze politiche, giurisprudenza.