Terrorismo a Bangkok
nella Thailandia golpista

La strana situazione politica dopo il golpe militare di un anno fa

( Leggi  http://www.remocontro.it/2014/05/20/golpe-in-thailandia-carri-armati-in-strada-legge-marziale/ )

con un Re despota e senescente

( Leggi http://www.remocontro.it/2014/08/29/thailandia-rischio-tra-re-senescente-giunta-militare/ )

 

 

bangkok bomb grande

 

L’ordigno è esploso in un angolo di uno dei principali incroci nel centro turistico di Bangkok e ha travolto le decine di visitatori del santuario Erawan, ogni giorno meta di migliaia di thailandesi e di turisti, in particolare cinesi. Tredici persone sono morte sul colpo, altre sei in ospedale. Si teme un bilancio peggiore. L’attentato non è stato rivendicato, e considerati i precedenti rimarrà senza padri. Diversi esponenti del governo militare hanno rilasciato dichiarazioni e accuse al campo del dissenso Il vicepremier e ministro della difesa, ha parlato di attacco per distruggere l’economia e il turismo.

 

In una Thailandia dove la struttura di potere è tradizionalmente opaca, le speculazioni sulle possibili responsabilità sono già ovunque, specie ora che il Paese è spaccato in due campi politici. Non solo pro o contro il golpe: dato che i militari stanno alimentando la propaganda monarchica, ogni espressione di dissenso viene subito considerata un tradimento della patria. Chi appoggia la giunta attribuisce istintivamente l’attacco ai fedeli all’ex premier Thaksin Shinawatra, la cui sorella Yingluck è stata deposta dal golpe dello scorso anno. Il partito delle ‘Camice rosse’ ha subito smentito.

 

Chi è contro il golpe tende a considerare qualsiasi episodio poco chiaro come un lavoro sporco del regime per legittimarsi come difensore della patria. C’è anche l’ipotesi della guerriglia separatista islamica nel sud, che dal 2004 ha causato oltre 6 mila morti; ma finora non si era mai spinta al di fuori di quelle remote province. E il fatto che di recente la Thailandia avesse rimpatriato in Cina oltre 100 uiguri, la minoranza musulmana discriminata da Pechino, è un’altra pista considerata dato che l’Erawan viene visitato da masse di turisti cinesi. I cui arrivi in Thailandia si sono impennati negli ultimi anni.

 

L'altare di preghiera dove è stata fatta esplodere la bomba

L’altare di preghiera dove è stata fatta esplodere la bomba

 

Con re Bhumibol (87 anni) sempre più debole e una successione delicata all’orizzonte, la giunta militare golpista sta lanciando crescenti segnali di voler restare al potere a lungo, rinviando con continui espedienti la transizione verso la democrazia -elezioni promesse dal governo e dal monarca- e reprimendo il dissenso. Proprio ieri, a Bangkok era una giornata di festa: decine di migliaia di fedeli alla monarchia hanno partecipato a una pedalata di beneficenza in onore dell’anziana e malata regina. Ventiquattro ore dopo, quelle celebrazioni hanno lasciato spazio all’orrore.

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