BASTIAN CONTRARIO
Migranti Chiesa anti Lega
e Grillo insegue a destra

Beppe Grillo pensa al suo futuro e tornerebbe molto volentieri a fare uno show in Rai. Ma contemporaneamente rivela anche un avvicinamento “intellettuale-politico” con la destra fascio-leghista di Salvini. Già, perché lo showman Grillo in tema di migranti propone quasi le stesse cose di Salvini: una stretta sui permessi di soggiorno per gravi motivi umanitari, avvio dei rimpatri forzati. Insomma: via, tornino a casa (quale?) quelli che arrivano dall’Africa. Una scivolata di destra di Grillo? Forse no, purtroppo; nel M5S è in buona compagnia : per esempio a Carate Brianza il M5S pubblica su Twitter una vignetta nella quale c’è un banchetto del Pd che offre tessere del partito con sconto del 50% ai naufraghi. Ma il motivo ributtante è che i tre naufraghi sono disegnati come scimmie. Come avveniva durante il fascismo. Il Bastian si chiede se la galoppata di destra di Grillo non stia contaminando anche la base del movimento.

 

salvini grillo 600

 

Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) presieduto da Luca Lotti ha tagliato 80 dei 112 milioni che spettavano al rilancio della Val di Susa. Il 6 agosto il Cipe ha poi deciso di erogare 320 milioni di fondi pubblici agli industriali che hanno costruito e posseggono l’autostrada A35, la cosiddetta BreBeMI (tra la tangenziale Est di Milano e Brescia, in realtà con un traffico molto inferiore alle previsioni). Non solo: la concessione passa da 20 a 26 anni di durata, e alla scadenza della concessione l’autostrada dovrà essere acquistata dallo Stato per una somma già definita di 1,2 miliardi di euro. I 320 milioni di soldi pubblici sono il chiaro salvataggio di una impresa privata a spese dei contribuenti. Il Bastian chiede al capo del governo Renzi se qualcuno lo ha informato di questa situazione, se la condivide, e il Bastian si chiede anche come mai non c’è, finora, un magistrato che si sia accorto di questi trucchi.

 

cinghiali tanti

 

C’è una emergenza cinghiali in Italia, non solo per il numero che sfiora il milione di esemplari. Fino agli anni Sessanta non erano un problema ma poi sono stati introdotti (su richiesta dei cacciatori) esemplari provenienti dai Carpazi, più resistenti e prolifici dei “nostrani”. Gli agricoltori chiedono interventi perché i cinghiali sono onnivori e mangiano tutto quello che trovano. Nella Maremma toscana c’è un’antica e diffusa tradizione di caccia al cinghiale, e riescono a contenere i danni alle colture. Ma la richiesta degli agricoltori, nelle altre regioni, è che si devono fermare i ripopolamenti venatori. Il Bastian non è contrario, per il semplice motivo che se in una regione come le Marche i cinghiali sono ormai più di trentamila, e i cacciatori sono pochi, non si capisce perché bisogna fare i ripopolamenti venatori.

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