
Edoardo Longarini, chiamato “il re di Ancona”, (la foto in copertina), era stato condannato per truffa allo Stato e graziato solo dalla prescrizione, a causa di uno scellerato arbitrato che ha visto i tre “arbitri” decidere di spartirsi 12 milioni di euro, 4 a testa. Il che significa, oltretutto, quaranta volte di più di quanto prescrive la legge. Sulla base di una legge del 1929 sulla “ricostruzione postbellica” lo Stato decise di abolire le gare d’appalto per i lavori pubblici a Ancona (1972) e Macerata (1982). Longarini riuscì a farsi dare (dallo Stato) anticipi del 75%, fissando prezzi del 477% più alti di quelli dell’Anas, con tassi d’interesse del 20,5%. Longarini finisce in galera, ma di rinvio in rinvio arriva la prescrizione. E Longarini comincia a battere cassa chiedendo i danni per lavori iniziati e non finiti (oltre che, addirittura, per “danno alla sua immagine”). Appoggiato da Antonio Di Pietro, fu richiesto un arbitrato. I tre arbitri decisero di versare a Longarini un miliardo e duecento milioni di euro (anche se Longarini, più modestamente, aveva chiesto l’arbitrato per 300 milioni). E chiedono di ricevere, per il disturbo, 12 milioni di euro, quattro a testa. Longarini chiede al ministero dell’Economia un miliardo, 888 milioni e 495.275 euro. Il Bastian si permette di segnalare questa perla al governo, a cominciare da Renzi, e chiede sommessamente: non è che anche questa volta c’è qualcuno che volta la testa da un’altra parte e cosa fatta capo ha?
Continuano a piovere critiche e guai sul capo del sindaco di Roma, Ignazio Marino, anche perché -non si sa bene con l’appoggio di chi nel suo partito- si è schierato con il presidente del Coni Giovanni Malagò e con quello del comitato organizzatore Luca Cordero di Montezemolo per avere a Roma l’Olimpiade del 2024. Ma Marino non fa una piega (per questa e un’infinità di altre cose). Il Bastian chiede al sindaco: ha sentito parlare, di questi tempi, di “Mafia capitale”? Violenza, disorganizzazione, sporcizia, assenza di regole, trasporti scandalosi hanno fatto di Roma una delle peggiori capitali europee. E Marino che fa? Pensa di fare così quello che non è riuscito a fare in questi anni, cioè rendere più decente e vivibile Roma? L’Agenzia per il controllo dei servizi locali di Roma registra che si abbassa il voto medio sulla qualità della vita a Roma. Molte voci non raggiungono la sufficienza: trasporto pubblico, igiene urbana, illuminazione stradale, acqua potabile, servizi sociali, parchi e ville storiche di Roma, sosta a pagamento. Marino ha altro a cui pensare: anche alle Olimpiadi, perbacco. Marino ha cominciato a credere di essere davvero “er mejo”, ma per il Bastian è diventato una sciagura.