Domenica in Grecia
perderemo tutti

I greci non risolveranno nulla: se vincerà il no il negoziato si bloccherà forse definitivamente; se vincerà il sì cadrà il governo, si perderà altro tempo, l’economia continuerà a precipitare.

I tedeschi – se vinceranno i sì – ancora una volta dimostreranno di avere un grande potere sull’Unione, da vero socio tiranno, ma di non avere alcuna capacità di leadership. Se vinceranno i no continueranno a metter veti, attività che si confà particolarmente al governo della Signora Merkel.

Gli italiani ancora una volta avranno dimostrato di non contare nulla e di essere più propensi al doppiogiochismo (sto con la Grecia “ma anche” con la Germania, apprezziamo il sì “ma anche” il no, che pena Renzi) che ad una seria politica europea.

 

L’Unione ? beh l’Unione sta davvero in cattive acque e non sembra avere (almeno per ora) la capacità di uscirne. Speriamo solo che le falle non si allarghino troppo, anche il referendum del Regno unito è alle porte ed innescherà un’altra ondata di anti-UE.

Sono un po’ triste e un po’ inc., ma la storia va accettata per quel che ogni giorno ci propone realmente e non per quello che vorremmo.

 

PS. A me questa piccola folla di italiani che, Vendola in testa, sta partendo per la Grecia, tra improbabili ricordi del liceo classico (e delle relative versioni di greco) e voglia di moussakà e sirtaki fa un po’ pena. Anche perché il greco personalmente lo odiavo.

Tags: referendum
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