Siamo sempre in attesa del miracolo. E lo sono di più, comprensibilmente, i genitori di figli malati gravemente. Per questo non è sorprendente che tanti genitori abbiano scelto di far curare i figli a Davide Vannoni. Chi non lo ricordasse chiariamo subito che questo signore non è un medico o uno scienziato ma un laureato in scienza delle comunicazioni che a un certo momento, alcuni anni fa, inventa il “metodo Stamina”, assicurando che è salvifico grazie alla reinoculazione nei malati di cellule staminali. Risultato: malati peggiorati, il protocollo presentato da Stamina Foundation non è supportato da dati scientifici (dice la Corte di Cassazione), la preparazione e la caratterizzazione delle cellule staminali non è definita né documentata. Anche negli Usa il tentativo di brevettare il metodo è fallito. Vannoni continua a giurare di aver ragione, ma con meno forza, perché nella vicenda giudiziaria ha accettato il patteggiamento, quasi il riconoscimento della condanna a un anno e 10 mesi.
Il Bastian si chiede: non è una punizione troppo leggera per chi ha alimentato in genitori sofferenti per i figli una autentica illusione?

Aldo Nove, scrittore e poeta, sul settimanale Sette segnala uno straordinario libro del filologo Viktor Kemplerer, dal titolo “LTI, la lingua del Terzo Reich”. Kemplerer osserva che, con Hitler, la lingua tedesca cambia. Per esempio l’aggettivo “fanatico” non è più simbolo di cecità ideologica o religiosa, ma diventa positivo, e “fanatico” diventa chi difende fino alla morte il proprio ideale, che non è più dell’individuo ma di un intero popolo, che non è più popolo ma razza. E sotto Hitler la lingua tedesca viene ridotta al minimo: perché Hitler non parla, recita. Per questo Kemplerer scrive che rabbia e demagogia più l’identificazione di un caprio espiatorio erano il motore del nazismo. E, aggiunge Aldo Nove, tali elementi sono molto attuali, e vanno tenuti d’occhio.
Il Bastian applaude Nove e soprattutto Kemplerer.

La condizione della donna nella storia del mondo è sempre stata un percorso difficile e spesso crudele. Ma quello che avviene, non da oggi, nel mondo islamico –soprattutto quello più estremista- è davvero agghiacciante. La violenza sessuale viene praticamente istituzionalizzata. L’Isis, dopo aver attaccato un villaggio, separa gli uomini dalle donne; i maschi con più di 14 anni vengono uccisi, le ragazze vengono denudate, esaminate per taglia di seno e poi violentate, secondo una gerarchia decisa nel Califfato di Siria (prima agli sceicchi, poi agli emiri, infine i combattenti).
Il Bastian si chiede: sappiamo tutto questo e non possiamo fare niente?