Due falchi per Kiev di salda fede antirussa

L’ex presidente della Georgia, Mikhail Saakashvili, e il senatore statunitense John McCain, discussi personaggi della destra economica più antirussa, chiamati nel ‘gruppo consultivo internazionale’ del governo di Kiev.

Saakashvili, latitante per la Georgia, è capo dei consulenti. McCain rinuncia

Un comunicato apparso a Kiev sul sito presidenziale con i nomi delle ‘personalità’ chiamate a far parte del ‘gruppo consultivo internazionale’ del governo. É da lì che scopriamo una delle operazioni più audaci di riciclaggio di politici discussi e/o superati. Capo del ‘gruppo consultivo internazionale’ del governo di Kiev troviamo l’ex presidente della Georgia, Mikhail Saakashvili (di formazione strettamente statunitense), e il senatore repubblicano John McCain, noti e discussi personaggi dell’ ultra destra economica americana, di antica e provata militanza antisovietica prima e antirussa oggi.

C’è anche una lista dei ‘suggeritori’ (fantasia stupenda nella scelta delle definizioni): per lo più ex politici europei, tra cui l’ex primo ministro svedese e il ministro degli Esteri, Carl Bildt, l’ex primo ministro slovacco Mikulas Dzurinda e quello uscente di Lituania, Andrius Kubilius. Il presidente Poroshenko ha indicato l’ex leader georgiano in esilio suo”consulente personale”. L’ex presidente georgiano è stato al potere dal 2004 al 2013, ed in patria deve affrontare diverse accuse tra cui l’appropriazione indebita di oltre 5 milioni di dollari e di brutalità contro i manifestanti filorussi durante nel 2007.

Il procuratore capo di Tiblisi ha avviato un procedimento d’accusa contro di lui inserendo il suo nome nella lista dei ricercati, ma Kiev ha sempre rifiutato di consegnare il fuggitivo nonostante gli accordi di estradizione con la Georgia. Saakashvili è noto per le sue forti posizioni anti-russe e da tempo gode dell’appoggio degli Stati Uniti. Nell’agosto 2008 la Georgia lanciò un’ offensiva contro l’Ossezia del Sud e le forze russe presenti. Mosca reagì. Saakashvili all’epoca gridò all’ aggressione russa. Due anni dopo una missione della UE stabilì che responsabile dell’attacco era stata Tbilisi.

Ancora più nota e più pittoresca la figura di John Mc Cain, il senatore che a Washington guida da anni la crociata anti-russa. L’ex candidato alla presidenza Usa pochi giorni fa ha annunciato di non poter accettare l’incarico di consulente, senza però rinnegare le sue simpatie per il nuovo corso ucraino. All’inizio delle proteste di piazza Maidan contro l’ex presidente Viktor Yanukovich, McCain era apparso a Kiev per sostenere la rivolta culminata nel colpo di Stato. Da quel momento McCain è diventato il motore delle attività di ‘lobbying’ per la fornitura di armamento letale alle forze ucraine.

Mc Cain è un forte sostenitore delle attività della NATO ai confini russi ed ha insistito sul fatto che gli alleati baltici dovrebbero contribuire a ‘rendere sicuri i confini orientali’. Nemico dichiarato di Putin e adeguatamente ricambiato. ‘Ho guardato negli occhi di Putin e ho visto soltanto tre lettere: K-G-B’. ‘McCain ha combattuto in Vietnam e sulle mani porta ancora il sangue di cittadini pacifici, per lui deve essere impossibile vivere senza queste scene disgustose. Fu catturato dai ‘vietcong’ e tenuto per cinque anni in una fossa. In condizioni simili chiunque sarebbe diventato pazzo‘.

 

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