“Oggi l’epidemia di Ebola nell’Africa occidentale è sotto controllo”. Gino Strada, medico fondatore di Emergency comunica al mondo la ‘non notizia’ che l’epidemia di ebola non spopolerà l’Africa e non invaderà il nostro vecchio continente. Anche se, certe affermazioni su migranti ‘untori’ portatori di contagio, qualche pulizia batteriologica l’avrebbero meritata. Comunque sia, Gino Strada è altra cosa. Dalle stalle alle stelle. L’ultima comunicazione da Emergency, un mese fa, quando il chirurgo aveva postato un messaggio per i malati della Sierra Leone, temendo un cambiamento del virus.
Per fortuna anche i virus ogni tanto sbagliano. Un anno fa il virus Ebola aveva cominciato a uccidere in Africa occidentale e l’Europa aveva cominciato a spaventarsi. Un’epidemia feroce che nel giro di un anno ha portato via migliaia di vita in Liberia, Sierra Leone e Guinea, ma anche in Nigeria e altri stati. Ma fu solo in agosto che l’Oms dichiarò l’emergenza planetaria. L’impegno internazionale con l’invio di un siero sperimentale dagli Usa è decollato quando il virus ha iniziato a uccidere gli occidentali. Ora esistono terapie per una malattia che uccideva fino al 90% dei contagiati.
Un dramma umanitario ed economico che la Banca Mondiale ha stimato a oltre 800 milioni di dollari entro la fine del 2015. Oltre un miliardo di euro di aiuti finanziari erano stati impegnati dall’Unione europea nel corso dell’anno. “Questa volta ci siamo, l’epidemia è sotto controllo. Ci sarà ‘una coda’, pochi casi sporadici nel Paese, ma questa epidemia in Africa occidentale -scrive Strada- è stata vinta, finalmente. Il nostro centro non ha più ammalati, solo pochi convalescenti che saranno dimessi nei prossimi giorni. E anche per me, dopo più di 6 mesi, è ora di tornare a casa”.