
Ieri l’Istat diffondeva fiducia con numeri sull’economia tutti con il segno più. Oggi cambia la musica della stessa orchestra Istat: l’indice dei senza lavoro risale al 12,7% ma il dato più preoccupante è l’andamento per i giovani: calano gli occupati (-40mila in un anno) e aumentano i disoccupati . E’ auspicabile che lo spostamento dei contratti a termine verso nuovi contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti dovrebbe produrre effetti positivi. Ma intanto se la fase più nera di un paese in crisi da molti anni sembra finita (sembra, attenzione!) non è ancora chiaro quale sarà il futuro, ottimismo inscalfibile di Renzi a parte. Ma l’orchestra Istat fornisce, nello stesso giorno, un altro spartito: nei primi tre mesi del 2015 i segnali di miglioramento dell’economia complessiva sarebbero confermati dal seppur modesto aumento dei consumi delle famiglie. Il Bastian contrario prende atto delle letture di questi dati, e si permette di sottolineare che, quando vengono presentati in questo modo, avrebbero bisogno di una chiave di lettura meno esposta interpretazioni renziane o antirenziane. Altrimenti, dice il Bastian, è un casino.
Andreas Lubitz, suicida e pluriassassino, schiantando l’Airbus Germanwings sulle Alpi francesi, ha innescato un processo che potrebbe portare al crack della potente compagnia aerea Lufthansa: i risarcimenti e i danni immateriali potrebbero essere enormi e mettere in ginocchio la compagnia tedesca. E, insieme, inferire un colpo notevole a frau Angela Merkel in quanto capo finora indiscusso della più potente economia europea.
Intanto Pasquale Laurito, veterano cronista parlamentare e da anni autore della “Velina rossa” di indiscrezioni parlamentari, si becca da Massimo D’Alema l’invito a pubblicare tutti i contributi delle fondazioni “anche quelle a Firenze”. Insomma: caro Laurito guarda in casa Renzi. Ma Sergio Rizzo, sul Corriere della Sera, invita Laurito a consultare il sito della Fondazione Open (renziana) dove si trova un lungo elenco di finanziatori: fondo Alebris, Paolo Fresco (ex presidente Fiat), Isvafim e altri. Invece, sottolinea Rizzo, nel sito della Italianieuropei presieduta da Massimo D’Alema non si trova nessuna lista.
Ma Claudio Gatti e Ferruccio Sansa nel libro “Il sottobosco” ricordano alcuni finanziatori di Italianieuropei: gli imprenditori Alfio Marchini e Claudio Cavazza, i gruppi Pirelli e Asea Brown Boveri e ovviamente la Lega della Cooperative (queste per 103.291 euro). Segue l’elenco di fondazioni, associazioni, centri studi animati da autorevoli personaggi come Bersani, Visco, Finocchiaro, Veltroni, Bassanini, Lanzillotta, Letta. Ma nessuna con le“contaminazioni mafiose” analoghe a quelle scovate nel Pd romano e nella Ischia dell’ex sindaco Pd.