F35 ‘cacciamiliardi’. Piccole verità tante bugie e troppi segreti da svelare

Più uno legge sui fantascientifici cacciabombardieri F-35 della Lockheed Martin meno ci capisce. Troppa fantasia e poca scienza? Ovviamente la valutazione di uno di quei mostri che in genere volano, non è cosa per la nostra ignoranza tecnico militare o aeronautica. Per noi ‘civili’, solo logica e buon senso. Le qualità che dovrebbero armare anche quei non militari come noi che presiedono alla Difesa per mandato politico. La ministra Pinotti, per intenderci, che è pure ‘con-genovese’. Già su alcune procedure di acquisto degli 8 attuali F-35 che l’Italia ha commissionato (quanti saranno alla fine?) furono sollevate critiche di procedura, oltre a quelle sulla opportunità economica e persino militare. Il dubbio che l’F-35 sia un bidone volante è stato avanzato da più parti e da esperti. Dati i costi da fantascienza, potrebbe rivelarsi l’inganno commerciale del millennio. Da civile che ha frequentato più guerre, in ‘divisa Rai’, di molti generali, leggo con attenzione certe selezioni tecniche per non dire ora, su RemoContro, troppe corbellerie. E Silvio Lora Lamia su Analisi Difesa pare un giornalista che di aviazione ne mastica, e molto. Il collega ci narra che da gennaio è iniziata negli Usa la ‘Operational Test and Evaluation’ (OT&E) del programma Lockheed Martin F-35. Test e valutazioni ancora da fare oggi? Oggi, domani e dopodomani. ‘OT&E durerà cinque anni, e dovrà stabilire se il nuovo aereo da attacco americano è in grado di mantenere le promesse’. Ca..spita!

F-35 Lightning II instructor pilots conduct aerial refueling

Ci dicono che stiamo pagando un montagna di miliardi per aerei su cui sapremo tutta la verità solo (forse) tra cinque anni? O sono scemo io o qualcuno dovrebbe forse finire in galera o al manicomio, che non c’è più. Ma c’è di peggio (leggo sempre da Lora Lamia): ‘ultimo rapporto dei valutatori del Dipartimento della Difesa, reso pubblico una settimana fa e riferito alle attività sperimentali del programma nell’anno fiscale 2014’ (finisce a settembre NdR). ‘Pur riconoscendo gli importanti progressi conseguiti mette l’accento su varie problematiche sorte riguardo l’efficienza e la manutenzione’. Voi comprereste un’auto su cui ‘Quattroruote’ scrive questo? L’elenco dei problemi sembra non finire mai, peggio della mia prima ‘500’ ormai defunta. Dettagli troppo tecnici per noi comuni mortali. Risulta però chiaro che tra tanti guai e ritardi sulle varie fasi di sperimentazione e collaudo, il bello deve ancora venire. «La valutazione operativa appena iniziata sarà divisa in due periodi, il primo quest’anno fino alla fine del 2016 e il secondo dal 2017 al 2018, con una “coda” nel 2019». Chi sperimenta cosa? Conosciamo soltanto chi. Solo tre dei 9 partner del programma, e cioè Stati Uniti, Gran Bretagna e Olanda, i soli a essersi preventivamente dotati di esemplari dell’F-35 da impiegare allo scopo. ‘L’Aeronautica Militare italiana a suo tempo vi rinunciò, mentre risulta che Israele, semplice acquirente del JSF, seguirà i test dietro le quinte’. A cosa ha rinunciato l’Italia?

F-35 strana coppia 800

Da quanto leggo su Analisi Difesa, quello citato sopra pare un passaggio decisivo. ‘Fase cruciale del programma, che almeno in via teorica costituisce il presupposto per l’acquisto o meno, del velivolo di Lockheed Martin’, è scritto. Se le parole hanno un senso, vuol dire che solo a conclusione di quei test, solo nel 2019 se tutto va bene, uno saprà se compra l’aereo del futuro o se si porta a casa un bidone mangiasoldi e ammazzapiloti. Ma noi italiani siamo fiduciosi e amici di vecchia data della Lockheed Martin. Quindi compriamo a scatola chiusa, sulla fiducia, anche se quel ‘giocattolo’ non costa esattamente due soldi. In realtà quei ‘collaudi’ o test, o come li vuoi chiamare, non risultano affatto vincolanti visto che l’F-35 è già stato ordinato in oltre 150 esemplari. L’Italia non si sa ancora oggi quanti. Le dichiarazioni della ministra Pinotti al Parlamento non sono un esempio di trasparenza. Ma a noi interessa l’Olanda. Perché? Perché con lei dovremo contenderci quel po’ di lavoro che verrebbe alla nostra industria aeronautica se compriamo quei costosi velivoli. Il governo di Amsterdam cala le ambizioni, da 85 a 35 di quei velivoli, ma ha già deciso di dotare la Royal Netherlands Air Force di una prima tranche di 8 aeroplani pienamente operativi. Ma questi primi F-35 verranno assemblati dall’Italia nella FACO di Cameri come promesso dagli Usa, e come sbandierato del nostro governo? Se le bugie hanno le gambe corte, qui rischiamo di trovare lombrichi.

f-35-bombe sito

La risposta del ‘Ministerie van Defensie’ olandese: «Una decisione su dove i nostri caccia saranno costruiti non è ancora stata presa. Attualmente i ministeri della Difesa olandese e italiano stanno lavorando alla fase finale di un agreement che chiarirà i loro futuri accordi bilaterali per la produzione e il sostegno logistico stabiliti nel Memorandum of Understatement firmato nel 2006». Nessuna certezza che questi F-35 vengano costruiti nel nostro Paese, come è invece sempre stato detto -malignano fonti di stampa inglese- né che tutta la rimanente commessa olandese venga assegnata alla FACO italiana, Brutta storia e puzza di bruciato. La nostra Difesa si dice però ottimista. Ma la parola appare fuori luogo. Sulla materia è tutto un tramestio di interessi e manovre ‘geopolitiche’. Il business della manutenzione dell’intero parco-motori degli F-35 europei che sembrava destinato all’Olanda, è stato invece assegnato dal Pentagono alla Turchia. Ora l’Olanda accetterebbe di fare soltanto il Paese pagatore senza niente di lavoro in cambio? Un gran pasticcio legato ad un aereo ‘futuribile’, decisamente e assolutamente costoso. E l’Italia ha deciso di acquistare a più caro prezzo aerei ancora ‘immaturi’ (così scrive il collega che se ne intende) per commissioni di lavoro oggi incerte. E anche misere. Da qui al 2018 per costruire gli aerei olandesi (se fosse) e gli 8 italiani impegnerebbero impianti e lavoratori di Cameri per 1,3 aerei/anno contro i 24 sognati e propagandati.

 

Tags: dubbi F35
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