
Una bambina di circa 10 anni si è fatta saltare in aria in un affollato mercato di Maiduguri, nel nord-est della Nigeria. Il bilancio provvisorio dell’attentato suicida è di almeno 19 morti e 18 feriti. Si tratti dell’ennesimo attacco compiuto dagli integralisti islamici Boko Haram. La bambina, ha riferito Ashiru Mustapha, capo dei vigilantes locali, era stata fermata all’ingresso del mercato perché i metal detector aveva rivelato che nascondeva qualcosa. I vigilantes non hanno fatto in tempo ad intervenire perché l’ordigno è esploso. Probabilmente, non azionato dalla stessa bambina.
La bimba kamikaze costretta ad imolarsi è l’ultimo orrore della serie infinita. Decine di villaggi rasi al suolo e il massacro di centinaia se non migliaia di persone. Sembra un rincorsa dell’orrore tra Europa e Africa che rischia di rivivere l’incubo di un nuovo genocidio. Bersaglio dell’ennesima ondata di violenze è la Nigeria, dove gli estremisti islamici di Boko Haram -dalla lingua locale ‘La cultura occidentale è peccato’- continuano ad avanzare nonostante le forze schierate dal governo di Abuja e dei Paesi limitrofi. Gli islamisti avrebbero devastato 16 tra città e villaggi lungo il lago Ciad.
Il massacro si sta consumando nello Stato settentrionale del Borno, ormai al 70% sotto il controllo di Boko Haram. La mattanza ha avuto inizio il 3 gennaio con la presa da parte degli islamisti di Baga. Città strategica, importante centro commerciale e, soprattutto, sede di una grande base militare dove aveva il proprio quartier generale la missione militare internazionale MNJTF (Multi-National Joint Task Force), istituita nel 1998 dagli eserciti di Nigeria, Ciad e Niger per fermare la criminalità transfrontaliera e, da cinque anni a questa parte, contrastare le offensive di Boko Haram.
Al termine di un attacco durato diverse ore, centinaia di ribelli armati sono riusciti ad avere la meglio sui militari che presidiavano la base costringendoli alla fuga. Di Baga e dei sui 10.000 abitanti non sarebbe rimasto più niente. Centinaia di persone in fuga verso le foreste sarebbero state inseguite dagli islamisti a bordo di motociclette e uccise. In migliaia nelle ultime ore stanno cercando rifugio a Maiduguri, capitale dello Stato del Borno, 180 chilometri a sud di Baga, ma anche nel vicino Ciad. Tra queste circa 600 avrebbero trovato riparo in un’isola nel lago Ciad.
Gruppo di ragazze rapire da mesi, costrette a convertirsi all’islam che reggono il drappo del Califfato
Dopo aver preso possesso della base militare di Baga, Boko Haram adesso potrebbe avvicinarsi ai confini che separano la Nigeria da Niger, Ciad e Camerun. Con questa conquista gli islamisti si sono inoltre garantiti il controllo delle principali vie da cui Boko Haram riceve armi, munizioni e altri equipaggiamenti dall’estero. Potrebbero venire bloccati anche gli scambi commerciali e le forniture di beni alimentari, considerato che sia Baga che la vicina la città di Gamboru Ngala sono gli snodi economici per la Nigeria nord-orientale ,Ciad, Niger, Camerun, Centrafrica e Sudan.
Gli attacchi di Boko Haram sono aumentati in Camerun. Il conflitto rischia di varcare i confini della Nigeria e trasformarsi in una guerra regionale ancor più sanguinosa. Di fronte a questo scenario la missione MNJTF non sembra essere in grado di reagire. Niger e Ciad hanno comunicato che non sosterranno gli sforzi della Nigeria per riprendere il controllo della base di Baga, che al momento dell’attacco era presidiata unicamente dai militari nigeriani. Alla base dello strappo vi sarebbe un dissenso con il governo di Abuja, considerato troppo morbido nei confronti del gruppo terroristico.
Oltre a Niger e Ciad, anche Washington ha criticato l’inerzia del presidente Goodluck Jonhatan, il quale a inizio dicembre ha optato per interrompere un programma di formazione delle forze di sicurezza nigeriane avviato dagli Stati Uniti. Ripetuti scandali di corruzione ai vertici dell’esercito nigeriano, accusati di essersi appropriati di parte dei fondi messi a disposizione dagli Usa. Oltre la disfatta militare della coalizione africana, c’è la spinta ideologica che sta muovendo l’avanzata di Boko Haram. L’obiettivo degli islamisti nigeriani di fondare un Califfato Islamico in Nigeria