
La memoria dei doni lasciati attorno alla pensilina da cui i vigili urbani dirigevano il traffico ai grandi incroci nel giorno della Befana, è memoria di noi più ‘datati’. Ma era tradizione popolare molto sentita, allora, come mostra l’Alberto Sordi in copertina ad omaggiare il ‘collega’ che lui aveva così ben rappresentato nel film ‘Il vigile’. Oggi, la Befana del Vigile urbano, se ancora ne esistesse la tradizione, avrebbe carichi di carbone come favola vuole per i ‘bimbi cattivi’. Stiamo parlando di Roma, ovviamente, dove il caos sistematico del traffico non favorisce certo vaste simpatie popolari.
Per fortuna degli ‘Urbani’, l’interesse politico di schieramento procura loro anche qualche alleato. L’opposizione alla giunta capitolina e quella al governo. Per Beppe Grillo, sempre incontenibile vale l’azzardo: «L’accanimento mediatico contro i vigili di Roma da parte del governo e dei giornali al suo servizio ha due obbiettivi precisi: distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalla vicenda di “Mafia Capitale” collusa con i politici del Comune. Criminalizzare una categoria sul piano mediatico per agire con misure sempre più restrittive nei confronti di parte del pubblico impiego».
Una vicenda ‘montata mediaticamente, denuncia l’altra opposizione, mentre i sindacati chiedono le dimissioni del sindaco Marino che, a sua volta, ha aperto all’ipotesi licenziamenti per il caos di Capodanno. E nuove norme proprio sulla licenziabilità nel pubblico impiego vengono annunciate da Renzi ‘dentro la legge delega’ tra febbraio e marzo. Se la protesta era in buone fede, certo anche le eventuali ragioni dei vigili si sono suicidate in una trappola difficile da rimontare. Nel frattempo sono stati sentiti quei 44 agenti ‘che non hanno fornito giustificazione’ all’assenza di Capodanno.
Si litiga anche sui numeri. 571 (il 75%), si è data malata, mentre gli altri avevano deciso di chiudere l’anno donando il sangue. I sindacati contestano i dati parlano del 45% di assenze, comunque una enormità rispetto alla media delle assenze per malattia del 6-7% in questo periodo dell’anno. Ora ‘operazione chiarezza’ affidata alla vicecomandante. Tra sindacati e Campidoglio è scontro frontale. I fautori della protesta chiedono se ne vadano comandante e sindaco. Cgil, Uisl e Uil provano a mediare per una trattativa, ma la Befana non pare avere dolcetti per la loro calza.