
Gli Emirati Arabi Uniti sono ricchi e possono spendere, ma tutto dovrebbe pur avere una logica. Soprattutto se si tratta di armi. Quali armi, quante, a cosa servono? Un cacciabombardiere non è un buon aereo antincendio o un blindato non risulta un normale mezzo di trasporto commerciale. Gli Stati Uniti avevano ben 4.569 veicoli militari di seconda mano da mettere a cassa. Dei valorosi ‘Mine Resistant Ambush Protected’ (MRAP) reduci de Afghanistan e Iraq dove avevano ben resistito alle esplosioni di ordigni improvvisati. Veicoli utili se cammini di solito tra mine e bombe.
Ma l’affare con gli Emirati è davvero ‘piatto ricco’: valore di 2.5 miliardi di dollari. Tutta la partita comprenderebbe 3.360 veicoli da combattimento Navistar International MaxxPro in varie versioni, 1.150 mezzi tattici BAE Caiman, e 44 Mrap ATV-750 e 15 blindati per il recupero veicoli. Secondo la Defense Security Cooperation Agency tutto questo verrà utilizzati dalle Forze di protezione degli Emirati Arabi Uniti nelle operazioni di ‘assistenza umanitaria, per la protezione delle infrastrutture, delle vie commerciali e lotta alle organizzazioni insurrezionali e terroristiche dello Stato Islamico’.
Strano, molto strano. Gli Emirati arabi sono ben distanti da Iraq e Siria, nessuno dei due Paesi guidati da governi sciiti accetterebbe sul suo territorio la presenza di truppe arabe e soprattutto di Stati del Gulf Cooperation Council (come gli Emirati) che hanno sempre sostenuto l’insurrezione sunnita e in i ribelli siriani che combattono il regime di Bashar Assad. E il numero di MRAP che gli Emirati intendono acquistare appare eccessivo per un esercito di 50 mila uomini ben equipaggiati per un conflitto convenzionale che, Abu Dhabi, vuole quindi dotare di mezzi contro insurrezionali.
Quali insurrezioni debbono temere gli Emirati? L’impressione è che gli EAU temano insurrezioni di matrice jihadista ma in prospettiva anche sciite che da Iraq e Siria potrebbero arrivare nella Penisola Arabica, come prevede la strategia del Califfato, utilizzando anche ordigni improvvisati (le IED) come in Iraq, Afghanistan, Somalia e Mali. Non si può neppure escludere che Abu Dhabi valuti di dover impiegare gli MRAP per equipaggiare propri contingenti all’estero. Strano, come già detto, ma vantaggioso per Navistar Defense, BAE System e Oshkosh che scaricano ‘scorte in eccesso’.