Falchi, colombe, avvoltoi
Follia Israele-Palestina
Io ammazzo più di te,
io odio più di te.
In saecula saeculorum?

La barbarie del nemico per trovare giustificazione alla tua di barbarie. Chi deciderà di fermare la macchina delle ritorsioni tra Israele a palestinesi? Come fermarla? Oltre l’odio primitivo dello scannare ragazzi ebrei o arabi soltanto perché ebrei o palestinesi, cos’altro può accadere? C’è un limite all’inferno, un confine di ‘quello è mio e quello è tuo’? Le destre e i contrapposti integralismi l’inferno lo vogliono tutto per riservarlo agli altri? Che accadrà oggi, la notte prossima, o domani? Attacco via terra alla Striscia di Gaza? Ancora ‘Piombo Fuso’ e poi una terza Intifada che sulla scia dei razzi Qassam di Hamas raggiunge anche la Cisgiordania di Fatah? E poi? L’Anp palestinese nei suoi sbandamenti interni, la sua struttura politica clientelare segnata dalla frattura tra popolo affamato e vertici corrotti. Il terrorismo di frange di Hamas. Intanto Israele scopre nei coloni assassini del ragazzo bruciato un aspetto mostruoso della sua società che molti facevano finta di non vedere.

 

Ma che accade oggi -dopo quei fatti- nel profondo della società israeliana? Cosa dobbiamo aspettarci sul sempre più aleatorio processo di pace? Sempre e solo guerra «In saecula saeculorum»? Uno legge che il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, leader del partito di destra nazionalista ‘Israel Beitenu’, ha deciso la rottura del patto elettorale con il Likud del premier Netanyahu perché troppo morbido. Con lui Naftali Bennett, ministro dell’economia e leader di ‘Focolare ebraico’, vicino ai coloni. Le destre politiche e di ortodossia religiosa più schierate e internazionalmente più isolate. E le domande di inizio ritornano tutte nella sintesi del «E poi»: oltre cosa c’è, l’inferno, la bomba atomica, la fine del mondo? Per fortuna c’è un collega e grande giornalista -amici dai tempi genovesi e del suo breve passaggio al Tg1- che prova a dare qualche risposta a tante domande. Gad Lerner, che è ebreo e ciò gli dà maggior titolo e lo aiuta a leggere con grande consapevolezza i fatti.

 

Il giornalista Gad Lerner

Il giornalista Gad Lerner

 

Gad, in un post su FB si interroga su ‘Israele e l’orrore dei ragazzi assassini’. E con onestà smonta subito un alibi: non è stato solo teppismo generazionale proletario quello che fate finta di aver scoperto all’improvviso: avete lasciato crescere quel razzismo urlato negli stadi. E c’eravate tutti almeno a vedere. Per fortuna Netanyahu agisce da politico in uno Stato di diritto e parla di «atto ripugnante». Ma da Gad anche alcune precisazioni ‘tecnico-politiche’ sconsigliate ad un ‘non ebreo’. 1) In Israele esiste un ‘fascismorazzismo’ -lo chiama con efficacia- con precisi punti d’aggregazione. 2) C’è sionismo e sionismo. 3) C’è un “sionismo revisionista” (1923, Zeev Jabotinsky), che contesta il sionismo ufficiale accusato di sinistrismo filo-socialista e di eccessiva moderazione. 3) E’ quella la radice del Likud, l’attuale destra israeliana, oggi affiancata e insidiata da nuovi movimenti messianici e etnicisti. E la ‘terra promessa’ dalla Bibbia diventa terra da conquistare, ad ogni costo.

 

Gad Lerner, che è nato cronista, è attento i fatti. a) Esiste “L’organizzazione ‘Price Tag’ votata a seminare il terrore fra i palestinesi con centinaia di agguati ai civili. b) Non solo fanatismo religioso ma una diversa forma di razzismo: l’islamofobia. Gli arabi per loro natura inaffidabili e irriducibili, senza ragioni, nessun diritto. Combatterli e sottometterli. c) Esiste una destra ebraica vicina alle destre europee che dopo la Shoah, ammirano oggi l’inflessibilità di Israele. d) L’accusa di nazismo tra politici israeliani, ieri inammissibile, è oggi usuale. e) Neonazisti europei in Israele, accusa lo scrittore Amos Oz indicando gli estremisti che aggrediscono gli arabi o imbrattano di scritte chiese e moschee. Conclude Gad citando lo storico Zeev Sternhell su Israele oggi: «La stessa idea di pace si è deformata fino a concepirla possibile solo quando gli arabi accettino il proprio status di inferiorità. I ragazzi ebrei assassini dello stadio di Gerusalemme ne sono una terribile espressione».

Condividi:
Altri Articoli
Remocontro