
Il passaggio chiave è quello da sommario. La nuova Rai che non può attendere sarà lasciata ancora alle ‘cure’ ormai da più parti discusse di Gigi Gubitosi o sarà proprio il Direttore generale e la sua covata di dirigenti esterni o inventati a pagare per primi il prezzo del risanamento? Quesito chiave. Ma non ci sarà molto da aspettare per avere certezze. Fonti vicine al mondo della fiction e delle Reti scommettono sulla decapitazione di un bel pezzo di vecchia guardia, da Gubitosi a Leone (Rete uno), altri, settore giornalistico molto amico di G.G., vorrebbe proprio il DG attuale come regista.
Fuori la questione Rai dai tempi infiniti dei dibattiti parlamentari e delle manovre interne ai partiti, Pd compreso, con un progetto economico prima che politico. Si ridisegna il servizio pubblico partendo con la lotta all’evasione del canone -la tassa più odiata- ma spiegando che i soldi recuperati non andranno alla Rai. Resta il problema dei dipendenti e dei costi fissi. Come non tagliare in modo selvaggio gli oltre 11 mila addetti di Viale Mazzini e farli produrre di più. Tema su cui insistono due degli esperti, Stefano Balassone e Piero De Chiara che la Rai conoscono bene da tempo
Una Rai con una nuova organizzazione, compiti aggiornati e che produce di più. I 1700 milioni annui del canone resteranno e serviranno per alimentare una programmazione senza pubblicità. Rai 3 si può azzardare. Ma non solo. L’ipotesi è di fare una rete generalista con programmi di servizio ma anche con intrattenimento. Poi un secondo canale di news, Rai due si sussurra. Infine un canale cultura e uno per bambini. Sulla tv del mercato problemi ‘politici’. Rai1, direbbe la logica, ma la vecchia ammiraglia senza vincoli di affollamento pubblicitario darebbe fastidio a Mediaset.
Tra grandi strategie e problemi di bottega ora tutto assume ‘dimensioni strategiche’. Chiacchiere e dettagli. La “Leopolda Rai“ a rincorrere i neo-renziani cresciuti come funghi. Vecchi clienti senza pudore che esibiscono la ‘schiena dritta’ in orizzontale, a tappeto. Direttora e All News ad ascolti zero Monica Maggioni destinata a rifondare o affondare il Tg2. Vizietti da ladri di polli che stanno scatenando la Corte dei conti sui festivi e notturni montati come ‘soprassoldo’ e non come ruberia. Meschinità e Rai per il mondo che lascia scoperta Gerusalemme alla vigilia della terza intifada.