Il Regno dei Saud
ultimo stato feudale
ha l’erede al trono

Il sito LookOut tiene la dovuta serietà di linguaggio anche quanto potrebbe scappare un sorriso, e ci avverte che il 27 marzo un decreto reale ha nominato ufficialmente il principe Muqrin secondo in linea di successione al trono saudita. Lo precede solo il principe ereditario Salman, che aveva assunto questo grado nel giugno del 2012 dopo la morte del fratello Nayef bin Abdulaziz, e che oggi all’interno del governo saudita ricopre gli incarichi di vice primo ministro e di ministro della Difesa.

 

arabia saudita famiglia reale 600

 

Il principe Muqrin, il figlio vivente più giovane del Re Abdulaziz Al Saud, fondatore dello Stato saudita, diventa così l’alternativa ufficiale in caso di reggenza vacante. In realtà non si tratta esattamente di un “principino”: nato nel 1945, Muqrin si è arruolato in aeronautica dove ha servito fino al 1980. Ex governatore delle città di Hail e Medina, dal 2005 al 2012 ha diretto i servizi segreti del Regno e oggi è secondo vice primo ministro e consigliere speciale di Re Abdullah.

 

Dunque ex capo delle spie, il principe Muqrin era stato rimpiazzato nel 2012 quando il Re aveva richiamato da Washington il membro più “americano” della famiglia reale, il principe Bandar bin Sultan, ambasciatore negli Stati Uniti dal 1983 al 2005 e poi segretario generale del consiglio di sicurezza nazionale. Figura controversa a cui viene attribuita la gestione del jihad afghano contro i sovietici grazie al sostegno statunitense, esperimento rivelato fallimentare invece nella crisi siriana.

 

 Il principe Bandar bin Sultan e attuale capo dei servizio segreti sauditi col presidente Usa George W. Bush

Il principe Bandar bin Sultan e attuale capo dei servizio segreti sauditi col presidente Usa George W. Bush

 

Le recenti scelte politiche arabo saudite sulla Siria sono al centro di molte critiche della stessa famiglia regnante a causa dell’evidente dissenso politico con gli Stati Uniti nella gestione dei ribelli jihadisti anti Assad in Siria. Un articolo di Al Arabiya sostiene che Bandar bin Sultan sarebbe tornato al suo incarico a capo dell’intelligence saudita dopo un ricovero ospedaliero in Marocco. Di fatto il caso siriano è stato affidato al ministro dell’Interno, il principe Mohammad bin Nayef.

 

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