
Guerrigliero e criminale ugandese lo definisce l’enciplopedia del web. Joseph Kony è il capo del movimento Lord’s Resistance Army o LRA, l’ “Esercito di Resistenza del Signore”, un gruppo di feroci guerriglieri ugandesi. La LRA inizialmente ebbe grande sostegno popolare dal popolo degli Acholi che dovettero quando Kony pretese di “purificare” l’Uganda trasformandola in una teocrazia fondata sulla interpretazione che Kony dà dei Dieci comandamenti. Un’ideologia religiosa sincretica pseudo-cristiana, nota per le atrocità ‘mistiche’ tipo mutilazioni, stupri e in certi casi cannibalismo.
Guidata da Kony, l’ Esercito di Resistenza del Signore s’è creto ormai una “fama” planetaria per le sue azioni contro i popoli dell’Uganda del nord, della Repubblica Democratica del Congo, di quella Centrafricana, del Sudan e del Sudan del Sud. Ha rapito e costretto a combattere per lui circa 66.000 bambini e ha forzato una migrazione interna di oltre due milioni di persone da quando iniziò la sua rivolta nel 1986. Nel 2005 Kony è stato fu incriminato dalla Corte Penale Internazionale, dell’Aia, ma è sempre riuscito ad evitare la cattura. Mancava lo sceriffo adatto per simile bandito. Ora c’è.
Il presidente americano Barack Obama ha annunciato che gli Stati Uniti invieranno aerei militari e nuovi reparti delle forze speciali in Uganda per dare la caccia al leader dei guerriglieri. La notizia è stata data dal Washington Post, secondo cui entro questa settimana gli USA manderanno in Uganda almeno quattro aerei cisterna per il rifornimento e circa 150 militari dell’aviazione, che andranno ad aggiungersi ai 100 già spediti sul posto dall’ottobre del 2011. Una richiesta di aiuto lanciata dalle forze dell’Unione Africana impegnate da anni e senza frutto nell’inseguimento del folle criminale.
Era stata la stessa portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Caitlin Hayden, a sottolineare che proprio la mancanza di un supporto aereo aveva impedito sinora alle truppe africane di riuscire a catturare Kony e gli altri leader dell’LRA, considerata la vastissima e impervia area di territorio in cui continua a muoversi col suo esercito di bambini soldato. L’invio di CV-22 Ospreys servirà almeno sulla carta per colmare il gap. Si tratta di aerei in grado di atterrare e decollare in verticale come gli elicotteri, ma capaci di volare a velocità nettamente maggiori.
I nuovi reparti inviati in Africa faranno base inizialmente in Uganda, dove forniranno informazioni, consulenza e assistenza alla task force militare dell’Unione Africana. Con questa operazione gli Stati Uniti intendono inoltre testare la capacità di integrazione tra i vari comandi militari americani operativi tra l’Africa e il Medio Oriente. Inoltre, attraverso la partecipazione a questa missione gli USA contano di poter sviluppare una partnership politica e militare con i governi africani in una regione in cui Al Qaeda e altre organizzazioni terroristiche si sono molto espanse negli ultimi anni.