L’Ucraina liberata
Orfanelli di Hitler
amici di al Qaeda

Le fonti sono diverse ma tutte coincidenti e riscontrate. Io privilegio Franco Fracassi su Popoff e cerco di arricchire. Dunque, la nuova democrazia ucraina che si affaccia verso l’Europa ha anche le facce del Vice primo ministro, del ministro della Difesa, del segretario e vice segretario del Consiglio nazionale di Sicurezza e Difesa, del ministro dell’Istruzione, del ministro dell’Ambiente, del ministro dell’Agricoltura, del ministro della Gioventù e dello Sport, del procuratore generale dell’Ucraina, e del presidente della commissione Anticorruzione. Tutti nazisti nostalgici di Hitler che hanno preso possesso del nuovo governo ucraino, occupandone, come vedete da elenco, molti dei posti chiave. È la prima volta dalla seconda guerra mondiale che dei politici che si rifanno espressamente al Terzo Reich senza manco fare finta di niente, salgono al potere in Europa. Ottimo.

 

Ma non basta, ammettendo che ciò vi sembri poco. Due di queste persone sono legate a Doku Khamatovich Umarov -nome islamico di Dokka Abu Usman- uno dei più decisi e noti comandanti dei ribelli ceceni, autoproclamato Emiro dell’Emirato del Caucaso. Abu Usman, forse lo ricorderete, ha rivendicato sia l’attentato del 29 marzo 2010 alla metropolitana di Mosca con quarantuno morti, sia quello all’aeroporto di Mosca del 2011 con trentasette vittime. L’Emirato islamico del Caucaso è stato inserito dalle Nazioni Unite tra le organizzazione terroristiche appartenente alla galassia di Al Qaida. Uno di questi due politici oggi in campo in Ucraina per traghettarla verso la democrazia europea ha anche personalmente combattuto in Cecenia contro i russi. Gente di radicati odi e di elastiche convinzioni. L’Islam semplicemente inteso come radicalità immediata dell’ antisemitismo.

 

In Ucraina del resto esistono diversi partiti che si rifanno alla tradizione nazista e a Stepan Bandera, capo della divisione Ss Galizien, responsabile dell’eccidio di centinaia migliaia di persone e della deportazione di un numero equivalente di ebrei, comunisti e zingari verso i campi di sterminio nazisti. In alcune zone dell’Ovest, epicentro della rivolta anti Yanukovich, alle ultime elezioni la galassia di estrema destra ha superato il quaranta per cento dei voti. Oggi, tutti questi partiti sono entrati a far parte del governo. L’Unione Pan-Ucraina “Libertà”, meglio conosciuto come Svoboda, è il più importante partito neonazista. Nato nel 1991 col nome esplicito di Partito nazionalsocialista dell’Ucraina, oggi è guidato da Oleg Tiaghnibok che a piazza Maidan indossava casco e uno scudo con croce celtica insieme al numero 1488, che è l’emblema del neonazismo di supremazia bianca.

 

Il programma politico di Svoboda prevede l’abolizione del diritto d’aborto e la criminalizzazione di chi anche solo si dichiara a favore dell’aborto, la messa al bando di tutti i partiti comunisti, il diritto di possedere armi, l’indicazione sui passaporti dell’appartenenza etnica e religiosa, la creazione di un arsenale nucleare ucraino, l’entrata nell’Unione Europea e l’adesione alla Nato. Forse qualcosa da eccepire lo troverebbero persino a Bruxelles. Ma mica basta quel programmino? Il deputato di Svoboda Ihor Miroshnychenko ha dichiarato: «L’omosessualità andrà bandita da questo Paese, perché è una malattia che aiuta a diffondere l’Aids». Forse non sa come la pensa in materia anche Putin? Miroshnychenko ha scritto un libro, “Nazionalsocialismo”, per spiegare l’ideologia che è alla base del suo partito. Tra i riferimenti ideologici più ricorrenti il vice di Hitler Joseph Goebbels.

 

Svoboda, la forza trainante della rivolta di Maidan applaudita in Occidente è stato definito dal Centro Simon Wiesenthal: «Uno dei cinque partiti più anti semiti del pianeta». I camerati del Tridente (Trizub in ucraino) sono quelli che durante la battaglia di Kiev hanno occupato le caserme e i depositi d’armi. Il loro leader, Dmitrij Jarosh, viene considerata la figura più pericolosa tra i leader di estrema destra. Mentre il partito Karpatskaja Sech prende il nome da una lingua inventata dai nazisti ucraini durante la seconda guerra mondiale quando, sotto l’occupazione hitleriana, venne abolito il russo. Secondo i collaborazionisti la karpatskaja rus era la mitologica lingua che si parlava in Ucraina prima della nascita del regno russo, la Rus di Kiev. Quindi Una-Unso, ennesimo partito di estrema destra i cui militanti si organizzarono andando a combattere con i guerriglieri ceceni.

 

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