L’illusione Stamina letta nel mondo è crudeltà indegna

Udo Gümpel è un collega tedesco di valore. Corrispondente in Italia di NTV Germania da due decenni è uno che parla chiaro. Soprattutto Udo ha un passato di giornalista scientifico e ciò che sta vedendo in Italia sul caso Stamina non ce lo perdona. “Il bis del triste caso Di Bella” annota

Udo, ancora una volta l’Italia dei miracoli? Cos’è che ti appare più assurdo in questa vicenda sostanzialmente tragica di fronte alle sofferenze di tante famiglia disperate?

La “cura” Stamina pone una serie di domande. Come ha potuto un Tribunale italiano ordinare a dei medici di “sperimentare” una cura oncologica mai testata scientificamente? Come è possibile che giudici si sono intromessi in un campo che non gli spetta per competenza e di cui non hanno la più pallida idea, e come questi medici hanno pure accettato di eseguire l’ordine del Tribunale in evidente violazione dei loro giuramento, dei minimi doveri deontologici. Qui sono stati consumati reati belli e buoni.

Parti subito duro, Udo. Ammettendo vi siano state prevaricazioni giudiziarie, le manipolazioni più gravi mi pare stia avvenendo sul fronte scientifico e politico.

In medicina esistono approvate metodologie scientifiche confermate dall’intera comunità medico-scientifica del pianeta, ma un Tribunale amministrativo regionale pensa di poterle ignorare, per dare ragione ad un laureato in lettere e professore di filosofia che dice di aver trovato una cura miracolosa. Che fior di politici ci caschino, c’è da aspettarselo. Non sapendo mai nulla di nulla, saltano sempre sul carro della “volontà del popolo”, e quando c’è un voto da acchiappare, sono lì pronti. A quelli bisogna perdonare perché non sanno mai quello che fanno.

Non salvi proprio nessuno in questa drammatica storia di disperazione che cerca o il mago o il miracolo?

La Ministro Lorenzin, alla quale va il merito di aver scoperto il meccanismo dell’inganno. Due particolari menzioni per demerito -non è che non ce ne fossero altri, ma nominiamo solo quelli che hanno fatto peggio- vanno prima ad un programma di Mediaset, Le Iene, perché hanno dipinto per diverso tempo Stamina come una speranza, senza mai voler approfondire. Un altra menzione a demerito va ai diversi Blog -tra i quali anche quello del Guru genovese- dove gli amici di Stamina hanno sempre trovato bella accoglienza.

Attento che finiamo tutti e due nella lista dei Cattivi, se già non ci siamo. E Grillo è pure genovese come me, quindi…

Il caso Stamina faceva comodo nel calderone della protesta contro “Big Pharma”, nei complotti della medicina tradizionale e baggianate simili propinate dai seguaci de guru-santone. Quelli si approfittano della disperazione dei malati senza essere mai contestati da dati scientifici, senza essere mai stati contrastati da una benché` minima valutazione indipendente, la quale avrebbe dato anche ai più sprovveduti lettori dei Blog un metro di valutazione. Alla base dello scandalo Stamina si trova la cultura politica di questo paese: non a-scientifica, ma anti-scientifica.

Ecco i più famosi miracoli sanitari che illusero il Paese. Il primo redentore dalla malattia che uccide fu, agli inizi degli anni ’70, Liborio Bonifacio un veterinario che esercitava ad Agropoli in provincia di Salerno, aveva inventato il “siero di Bonifacio” capace di guarire dal cancro. Forse fu lui il primo “stregone” trattato con clamore dai media. Il “siero di Bonifacio” era ottenuto mescolando alle feci della capra (animale immune dal cancro) urina e acqua. Il risultato filtrato e sterilizzato veniva iniettato ai pazienti ogni due giorni e fornito dal “Comitato comunale per la lotta contro il cancro”.

Poi fu in caso Di Bella. Luigi di nome, fisiologo siciliano che nel 1997 annuncia la sua cura contro il cancro. Fu anche un caso politico sposato allora da tutto il centrodestra come bandiera contro la ministro della sanità Rosy Bindi che, alla fine dovette accettare la sperimentazione. La multiterapia Di Bella risultò inefficace e non si passò alle fasi successive previste dall’iter di approvazione dei farmaci. Se ne torna a parlare nel 2000 e nel 2005 il no definitivo dell’Istituto Superiore di Sanità. Nonostante questo sono ancora molte le persone che si affidano alla cura Di Bella, di cui oggi si occupano i figli del defunto medico siciliano.

Sul caso Stamina, fresco del dolore lacerante della famiglie coinvolte, lasciamo la narrazione alla cronaca. Concludiamo la nostra carrellata nella speranza-disperata del miracolo promesso con i precedenti più tristi. Tullio Simoncini, ex medico che cura il cancro con il bicarbonato. Radiato dalla professione raccoglie su internet centinaia di pazienti nel mondo. Fino ad arrivare ai “guaritori religiosi” e “popolari” che si trovano un po’ in tutte le regioni. Mamma Ebe, guaritrice e santona che operava a Carpineta in provincia di Pistoia. O la famiglia Calisi di Arbatax, in Sardegna, capace di curare le malattie della pelle con la saliva.

Concludiamo tornando da  Udo Gümpel. Non ti sembra di essere troppo severo con questa Italia che tu chiami “anti-scientifica”?

Perché, ti pare che ci sia qualcosa di scientificamente corretto in tutta questa tragica ed assieme caricaturale vicenda? Giocare sulla speranza di vita rispetto alla morte certa e ineludibile è atto di indicibile crudeltà.

 

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