Obama, gli alleati «scrocconi» e l’errore Libia 2011

Altro che sassolini che il Presidente Usa a fine mandato ha deciso di togliersi dalle scarpe. Alcuni alleati americani nel Golfo Persico e in Europa, sono degli “scrocconi”, “Freee riders”. Traduzione completa e corretta della frase: «L’abitudine degli ultimi decenni in queste circostanze è spingerci ad agire – ha detto Obama – Ma poi mostrano una mancanza di volontà di mettersi in gioco. Sono scrocconi». Tra gli scrocconi Obama inserisce l’Arabia Saudita ma anche la Francia e il Regno Unito desiderosi, secondo lui, di trascinare gli Stati Uniti in conflitti settari, come è avvenuto nella Libia di Gheddafi.

Con il Pentagono che prepara i piani per un nuovo intervento in Libia, Barack Obama ammette che il suo sostegno dato all’intervento della Nato nel 2011 fu «un errore», dovuto in parte alla sua errata convinzione che Francia e Gran Bretagna avrebbero sostenuto un peso maggiore dell’operazione soprattutto nella gestione del ‘follow up’, nella stabilizzazione del Paese dopo la caduta di Gheddafi. «Non ha funzionato e nonostante tutto quello che si è fatto, la Libia ora è nel caos», ha ammesso il presidente.

Obama, sulla Libia accenna all’autocritica, coinvolge la candidata Hillary Clinton, ma poi si assolve: “Abbiamo ottenuto un mandato Onu, costruito una coalizione costata a noi un miliardo di dollari. Abbiamo evitato vittime civili su larga scala, prevenuto quello che quasi sicuramente sarebbe stato un conflitto civile prolungato e sanguinario. Nonostante tutto ciò, la Libia è un caos”, ammette Obama, riconoscendo che il piano di intervento, suggerito dal suo entourage, compresa Hillary Clinton, “non ha funzionato”.

Infine i sauditi, che «devono trovare un modo efficace per condividere la regione e istituire una sorta di pace fredda». Il riferimento è all’Iran e al mondo musulmano sciita. Il Medio Oriente come un fumetto e gli Usa come Batman. L’Isis come “Joker”, il folle criminale di “The Dark Knight”, il film del 2008 con Batman come protagonista. E il Medio Oriente come Gotham, una metropoli corrotta controllata da un cartello di malviventi. “Poi arriva Joker e incendia l’intera città”. Immagine audace quella evocata da Obama ed anche efficace. Spregiudicata certamente.

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